É una malattia degenerativa non infiammatoria che colpisce la cornea portando progressivamente al suo sfiancamento sino alla perforazione, e che può portare, nel corso del tempo, a perdere la vista. Questa patologia può essere bilaterale asimmetrica. Fortunatamente, nella maggior parte dei casi, si tratta di forme non progressive, cosiddette fruste, che però possono dare una marcata riduzione visiva.
Si tratta di una malattia familiare. Studi di genetica ipotizzano che alla base possa esserci l’alterazione di un gene non ancora identificato. Il cheratocono, dunque, sarebbe causato dall’alterazione di uno o più geni, da cui deriverebbe uno squilibrio fra la produzione e l’eliminazione di componenti della cornea, con conseguente riduzione del suo spessore e con l’alterazione della sua capacità di resistenza; queste caratteristiche avrebbero l’effetto di provocare deformazioni della superficie oculare nel corso degli anni.
Essendo una malattia ereditaria, al momento non è previsto alcun tipo di prevenzione. Parlando invece di trattamenti e cure abbiamo diverse possibilità:
Cross Linking Corncale
É una tecnica che viene spesso utilizzata nella fase iniziale della patologia e ci permette di “rinforzare” la cornea grazie alla vitamina B2.
Cheratoplastica
Ossia il trapianto di cornea, quando il cheratocono ha raggiunto una gravità tale da richiedere questo tipo d’intervento.
Cheratoplastica Lamellare
Oppure Dalk, tecnica efficace e molto meno invasiva del trapianto completo di cornea. Si tratta del che ci permette di sostituire solo gli strati più esterni invece che tutta la cornea.